Il papà dell’anno è Francesco Bia, cinquantanovenne di Modugno, operaio nel settore metalmeccanico. Sarà premiato il prossimo 19 marzo a Roma in piazza San Giovanni per la sua forza d’animo e il suo spirito di dedizione durante il Daddy’s Pride, evento organizzato dal movimento pacifista dei padri che difendono i diritti inviolabili.
Ex calciatore, tra le altre squadre, del Vigor Lamezia e del Castrovillari, è presidente dell’associazione Gabbo Onlus, gruppo accoglienza bambini Bielorussia. Dal 1997, insieme al contributo della moglie anch’essa nel direttivo dell’associazione, ha fatto da padre a tanti bambini bielorussi vittime, loro malgrado, del terribile disastro di Chernobyl. In 25 anni di vita dell’associazione sono stati accolti oltre 12 mila bambini e giovani dai 7 ai 18 anni.
“Sono felice e allo stesso tempo orgoglioso per questo premio simbolico ma dal grande significato che dedico soprattutto ai meravigliosi bimbi bielorussi molti dei quali orfani che sono venuti qui da noi, nelle nostre case condividendo un percorso di rinascita e di convivenza”. Ha detto il neopapà dell’anno. “Dopo aver ospitato Tatyana che aveva poco più di 7 anni, io e mia moglie Maria Grazia abbiamo deciso di adottarla – ha raccontato Bia – c’è voluto un po’ di tempo, prima che entrasse a far parte della nostra famiglia. Oggi ha 34 anni e vive a Modugno con il figlio 15enne”.