La Corte costituzionale ha fissato per il 18 aprile la data dell’udienza per il caso di Alfredo Cospito, l’anarchico in sciopero della fame da questo ottobre per l’abolizione del 41bis.
Nello specifico, la discussione dibattimentale prevista per il prossimo mese per «giudizio in via incidentale» affronterà l’episodio dell’attentato, avvenuto nel 2006, nella caserma dei carabinieri di Fossano, in Umbria. In quella circostanza il leader del Fai, Federazione anarchica informale, collocò due ordigni davanti alla Scuola allievi carabinieri. I due pacchi bomba così posizionati provocarono un’esplosione che non causò né morti né feriti. Entrambi gli ordigni, che esplosero a mezz’ora di distanza l’una dall’altra, furono realizzati con una pentola a pressione e un tubo di metallo con all’interno 800 grammi di polvere pirica.
La Corte d’assise d’appello di Torino, dopo aver inviato gli atti al Palazzo della Consulta, sede della Corte costituzionale, ha sollevato la questione della concessione o meno delle attenuanti.
Il nodo s’incentra sul reato di strage politica: per la Procura, l’anarchico dovrebbe essere punito con l’ergastolo, nonostante la «lieve entità» del fatto, poiché risponde di «recidiva reiterata specifica».