Ancora due scosse di terremoto di magnitudo 6.4 e 5.8 hanno colpito nuovamente questa notte la Turchia, nella provincia sudorientale di Hatay, al confine con la Siria. La terra è tornata a tremare a pochi giorni dal terremoto del 6 febbraio scorso che ha causato, per il momento, la morte di oltre 46mila persone nella stessa zona.
Secondo le prime notizie, ci sarebbero tre morti e oltre 210 feriti. Tra le vittime anche una donna uccisa dal crollo di un blocco di cemento. Secondo alcuni media internazionali ci sarebbero altre persone intrappolate nelle macerie. Anche in Siria, tra Aleppo e Idlib, si registrano feriti. L’allerta tsunami, scattata dopo pochi minuti dalle scosse, è poi rientrata.
Il terremoto è arrivato a poche ore dalla visita di Recep Tayyip Erdogan. Il presidente turco aveva annunciato un piano di ricostruzione da zero di tutte le città turche distrutte dal sisma. Le scosse sono state avvertite anche in altri Paesi: Cipro, Libano, Iraq, Palestina, Israele ed Egitto. Nella zona si erano registrate, negli ultimi giorni, oltre 6mila scosse di assestamento, tra cui decine di una magnitudo tra il quinto e il sesto grado.