Caso Lerario alla Regione
altra inchiesta con due arresti

di Silvio Detoma

Ancora guai alla Regione Puglia dove la Guardia di Finanza ha arrestato Antonio Mercurio, funzionario regionale, e Antonio Illuzzi, imprenditore di Giovinazzo  implicati in una nuova inchiesta nata dalle intercettazioni nell’auto dell’ex capo della Protezione civile, Mario Lerario, preso in flagranza di reato nel 2021. I due sono ai domiciliari.

Le accuse, a vario titolo, sono di corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio, oltre a falsità materiale commessa da pubblico ufficiale. I beni sequestrati dalla Guardia di Finanza ammontano a un valore complessivo di 80mila euro e sono riconducibili ai due arrestati e anche all’ex dirigente Lerario. Per quest’ultimo, però, il Tribunale ha rigettato la misura cautelare in carcere, in quanto già ai domiciliari dalla fine di dicembre 2021 con l’accusa di corruzione.

I fatti, stando al fascicolo del procuratore di Bari, Roberto Rossi, risalgono all’antivigilia di Natale, quando l’allora dirigente Lerario fu sorpreso a incassare una mazzetta che gli costò l’arresto in flagranza. Il 26 agosto dello stesso anno l’ex dirigente regionale, in auto con Illuzzi nei pressi della sede in via Gentile a Bari, stando alle indagini, avrebbe intascato una somma di 10mila euro, da aggiungere ai 25 mila già presi in precedenza. L’imprenditore Illuzzi, secondo le indagini della Finanza, tra il 2019 e il 2021 sarebbe risultato aggiudicatario di nove appalti, tutti con atti firmati da Lerario e Mercurio, per un totale di 2,2 milioni di euro.

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