Incombe nella guerra tra Russia e Ucraina la minaccia del nucleare nel giorno in cui è stata annunciata la vittoria dei referendum di annessione alla Russia delle quattro regioni autonome ucraine: Lugansk, Donetsk, Kherson e Zaporizhzhia.
A ventilare questa pericolosa opzione è stato ancora una volta Dmitry Medvedev, ex presidente russo e attuale vicepresidente del Consiglio di Sicurezza di Mosca, prima che il Senato del Cremlino annunciasse di essere pronto ad approvare l’annessione.
Il referendum invece è considerato dalla comunità internazionale e da Kiev una farsa. Per il presidente ucraino Volodymyr Zelensky i cittadini di questi territori sono stati costretti a votare sotto minaccia di armi e i risultati sono stati preparati in anticipo. Per Rosemary Di Carlo, capo degli Affari politici dell’Onu i referendum non possono rappresentare la volontà di un popolo perché avvenuti nel corso di un conflitto armato e sotto il controllo russo. Non ci sono ,dunque, i termini legali ai sensi del diritto internazionale.