Irpin, città ucraina alle porte della capitale Kiev, è tornata nelle mani dell’esercito nazionale. È stata arrestata, almeno per il momento, l’avanzata delle forze armate russe. “La nostra Irpin è stata liberata dal male di Mosca! Gloria all’Ucraina”: con queste parole il sindaco della città, Olexander Markushin, ha salutato la nuova situazione. Ha però raccomandato agli abitanti di non fare rientro nelle proprie case, perché sono ancora in corso le operazioni per “ripulire” la città dalle mine. Inoltre, è ancora concreto il rischio di bombardamenti russi.
Nel frattempo, a Mariupol, nel Sud-Est dell’Ucraina, i numeri sono diventati drammatici: come ha riportato il sindaco, Vadym Boychenko, a Ukrinform, sono morte quasi 5mila persone, di cui 210 bambini. La città è sull’orlo di una catastrofe umanitaria e deve essere completamente evacuata, aveva già detto in precedenza. Sempre secondo le stime del sindaco, in città sono ancora bloccate circa 160mila persone, senza energia elettrica.