Kiev annuncia il dietrofront di Mosca. Mariupol resta invece sotto assedio. Domani riprenderà il dialogo in Turchia
Il Cremlino starebbe ritirando le truppe russe schierate attorno alla capitale dell’Ucraina, a causa dell’inaspettata resistenza e delle perdite subite sul campo. La notizia giunge da Kiev. La Russia, inoltre, starebbe trasportando missili nell’area sud-orientale della Bielorussia. Dal canto suo la Germania, temendo un attacco russo, sta valutando l’ipotesi di dotarsi di un sistema antimissile. Lo ha confermato il cancelliere tedesco, Olaf Scholz. «È certamente uno dei problemi di cui stiamo discutendo, e per una buona ragione – ha spiegato – poiché dobbiamo essere consapevoli del fatto che abbiamo un vicino pronto a usare la violenza per far valere i propri interessi».
Gli invasori avrebbero lasciato anche la cittadina di Slavutych, popolata soprattutto dai lavoratori della centrale nucleare di Chernobyl. Nessun ritiro si è invece registrato da Mariupol, ancora sotto assedio. La reazione all’attacco di Mosca avrebbe così costretto Putin a cambiare i suoi piani, ridimensionando mire e aspirazioni. Secondo l’intelligence ucraina, inizialmente il presidente della Federazione Russa avrebbe voluto prendere il controllo dell’intero Stato. Ma dopo il fallimento di questa prima ipotesi, ora l’obiettivo di Putin, sempre per gli 007 ucraini, sarebbe quello di dividere in due il territorio invaso.
Inoltre, dopo trentatré giorni di guerra, c’è di nuovo grande attesa per l’esito dei negoziati tra Russia e Ucraina. Questa volta sarà la Turchia a ospitare, domani e mercoledì, le trattative tra le delegazioni dei due Paesi. Il presidente Erdogan guiderà la mediazione, nel tentativo di trovare un accordo.
Fonte: L’Espresso