A quattro giorni dall’inizio della guerra, sono state avviate le prime negoziazioni tra Russia e Ucraina. che, per ora, non hanno portato a un esito definitivo. Adesso si attende un secondo round di colloqui e le delegazioni sono tornate ai propri Paesi per le consultazioni con i rispettivi Governi.. L’incontro, durato quasi sei ore, è avvenuto in una località segreta al confine tra Ucraina e Bielorussia.
“Abbiamo trovato alcuni punti su cui è possibile individuare un terreno comune”, ha detto il negoziatore russo Vladimir Medinsky a Interfax. Da entrambe le parti, ha riferito il Cremlino, c’è stato l’impegno per sospendere immediatamente gli attacchi sui civili. Tuttavia i bombardamenti russi non sono cessati. Ieri, inoltre, le forze armate russe hanno preso d’assalto Kharkhiv, “una città pacifica – ha detto il presidente ucraino Zelensky – con aree residenziali pacifiche, senza strutture militari”. Il premier ha accusato la Russia di “crimini di guerra”: “Racconti di decine di testimoni oculari provano che non si tratta di colpi vaganti, ma la distruzione deliberata di persone. I russi sapevano dove stavano sparando.”
Intanto continua l’attività diplomatica e in prima linea c’è il presidente Macron che ha parlato al telefono con Putin per circa 90 minuti. Putin è stato irremovibile e ha chiesto la “smilitarizzazione e denazificazione” dell’Ucraina come condizione, oltre al riconoscimento internazionale della Crimea come territorio russo.