“Una Femmina” alla Berlinale
Costabile ha l’ok dei critici

di Carmen Palma

Matriarcato e ‘ndrangheta sono le colonne portanti di “Una Femmina”, l’opera prima di Francesco Costabile presentato alla Berlinale, il festival del cinema nella capitale tedesca. La stampa l’ha definita una tragedia greca, ma si tratta soprattutto di una storia di riscatto e di potere.

In concorso nella sezione Panorama, “Una Femmina” racconta la storia di Rosa, interpretata da Lina Siciliano. Rosa vive in un ambiente dominato dall’omertà e dalla mafia, nei paesaggi remoti delle montagne calabresi, e il riemergere di alcuni ricordi dolorosi la pongono di fronte una scelta che farà la differenza tra la vita e la morte.

Presentato il 13 febbraio, l’esordio alla regia del cosentino Costabile ha ricevuto una calorosa accoglienza dalla critica.

Il film è tratto dal libro di Livio Abbate “Fimmine Ribelli – Come le donne salveranno il Paese dalla ‘Ndrangheta.”

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