L’Arera spiega che, a partire dal secondo trimestre del 2021, il prezzo del gas nel mercato ha subito un notevole aumento.
L’economia italiana sta attraversando un periodo delicato, tra le cause anche l’aumento dei prezzi del gas che ha messo in difficoltà molte famiglie oltre che le imprese. La ripresa, se inizialmente ha portato al rincaro delle materie prime, ha anche aperto le porte alla Russia che ha sfruttato la sua posizione tagliando le forniture.
L’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (Arera) ha spiegato che, dal secondo trimestre del 2021, il prezzo del gas nel mercato ha subito un aumento considerevole. Se prima il costo era di 28 centesimi per metro cubo, nell’ultimo trimestre ha raggiunto i 58 centesimi fino ad arrivare a 96 centesimi a metro cubo dall’inizio del 2022. Nei primi tre mesi del 2021, la fattura di elettricità e gas per l’economia italiana è stata di circa 14,5 miliardi. Stando ai prezzi visti fino a venerdì scorso, potrebbe raggiungere i 37,5 miliardi di euro solo nel primo trimestre di quest’anno.
Il governo italiano avrebbe già stanziato quasi 12 miliardi di euro per compensare il caro energia e non esclude che gli aiuti, indirizzati per esempio alle famiglie più in difficoltà, possano essere elargiti anche dopo marzo 2022. La Russia, intanto, ha quasi ripreso i volumi di fornitura normali, mentre gli Stati Uniti e il Qatar potrebbero inviare più gas liquefatto ai rigassificatori italiani. La buona stagione, inoltre, farà scendere la domanda e con essa i prezzi del gas. Entro metà anno, quindi, la crisi potrebbe essere quasi riassorbita.