Anche la Serie A in affanno.
Dal Pino chiede aiuti al Governo

di Cesare Zampa

Il calcio come lo spettacolo, ma solo dal punto di vista emergenziale e non per quanto riguarda i sostegni governativi. Per questo la Lega Serie A – motore di un’industria che costituisce l’1% del Pil nazionale – chiede all’esecutivo di Mario Draghi aiuti economici concreti e urgenti. Lo fa attraverso il suo presidente, Paolo Dal Pino, per compensare le perdite subite a causa delle restrizioni anti-Covid. La capienza ridotta degli stadi, dunque la conseguente riduzione della vendita dei biglietti, e le mancate sponsorizzazioni pesano molto sulle società calcistiche del massimo campionato italiano. Senza tralasciarne l’intero indotto.

Paolo Dal Pino, presidente Lega Serie A
(fonte: gazzetta.it)

Le perdite stimate dalla Lega sono di 1,2 miliardi. Cifra destinata a crescere, qualora gli stadi non dovessero tornare a riempirsi con l’avvio della prossima stagione. Come accaduto per altri comparti, anche il calcio rivendica la sua parte di aiuti. Quelli arrivati sinora non sono sufficienti: 5 milioni dal Decreto Sostegni Bis, di cui hanno potuto beneficiare solo una decina di squadre di Serie A, e il rinvio dei versamenti fiscali e previdenziali.
Questi i temi al centro dell’incontro odierno tra il presidente Dal Pino e il Sottosegretario allo Sport, Valentina Vezzali.

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